giovedì 6 gennaio 2011

Isola Rizza.


Isola Rizza fu abitata fin dal  IV millennio a.C. La sua storia e il suo nome straordinario sono dati dall'acqua che tutta l'Isola circondava e dalla grande divinità venerata dai Veneti Riza.
 I ritrovamenti  di antichi insediamenti e scrittura prelatina sono attestati a Calandri. Presso il Museo Archeologico di Verona è conservato solo l'attacco di un'ansa di un vaso di bronzo ritrovato nel 1889. Il reperto risale al periodo della civiltà degli Etruschi (VI secolo a.C.). A Pieve, si ritrovò un'urna fittile integra del periodo fra l'età del Bronzo e l'età del Ferro, conservata presso il Museo di Storia Naturale di Verona.(sic) e il resto dove è finito? Vedi Bosio Carta archeologica del veneto II volume Cosimo Panini Modena. 1990.
A Casalandri, nella necropoli dei Galli Cenomani, nel 1982 si ha avuto il rinvenimento d'alcune tombe del II secolo a.C. Complessivamente sono state portate alla luce centoundici sepolture. Casalandri fa parte di una folta serie di necropoli che partono dal padovano e finiscono a Valeggio sul Mincio. La tipicità di questo ritrovamento è rappresentata dal biritualismo fra inumazione e cremazione. È il punto centrale del lento e pacifico assorbimento delle popolazioni locali  di Roma. A proposito di questo rito misto, Luciano Salzani riporta, sottolineandone l'importanza
II rito funebre è misto, con una prevalenza del numero degli incinerati rispetto a quello degli inumati. Le ossa bruciate delle tombe a cremazione non sono deposte all'interno di un'urna, ma sono ammucchiate in un angolo della tomba. È anche possibile che fossero contenute all'interno di un recipiente di legno o di cuoio che non ha lasciato tracce. Assieme alle ossa si trovano una o più monete e le fibule. Il resto del corredo è costituito da piccoli vasetti, ollette e da ciotole contenenti ossa d'animali. Le armi sono rappresentate da spade, coltellacci, punte di lancia e umboni di scudo. Le tombe ad inumazione non presentano un'orientazione ben definita. In queste tombe il corredo si trova di regola presso la testa del defunto


È dell'alto medioevo il ritrovamento del Tesoretto di Isola Rizza, ora custodito al Museo di Castelvecchio, un gruppo di tredici oggetti di oro e di argento, ritrovati  da un grande  isolano nell'inverno del 1873. Sono oggetti di fattura longobarda e probabilmente dell'inizio del VII secolo. Il pezzo più importante è un piatto in argento con un medaglione centrale a sbalzo con una scena di guerra, un cavaliere che trapassa con la sua lancia un guerriero.

Nessun commento:

Posta un commento